
Come mi piace lavorare con voi
Anche se l’osteopatia è una, ci sono tanti modi di esercitarla ed altrettanti osteopati. Primo, ci sono vari percorsi di studi. Tanti osteopati sono stati fisioterapisti prima. Alcuni sono ostetrici, altri sono medici ed altri, come me, hanno studiato esclusivamente l’osteopatia a tempo pieno per 5 anni. In più, le sensibilità, le scuole di pensiero, i campi di interesse sono distinti da persona a persona.
In questa parte, vi spiego come io pratico l'Osteopatia con voi.

Parliamo un pò...
Per me è molto importante prendere il tempo ad ascoltarvi. La prima volta, ascolto tutta la vostra storia medica: i vostri dolori, disagi, sintomi, i vostri traumi fisici e psicologici, come funziona la vostra respirazione, digestione, etc. Questa prima fasi mi permette di conoscervi un po' e mi permette di fare i primi collegamenti fra le varie informazioni che mi date.

Osservazione e test del intero corpo
In questa seconda fase, guardo la postura globale in piedi. Sono attenta alle tensioni visibili ad occhio nudo e alle eventuali chiusure del corpo. A volte, vi mostro una postura di riferimento alla quale va bene tornare il più possibile.
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Dopodiché, in piedi, seduti e finalmente coricati, realizzo vari test e palpazioni sull’intero corpo -dai piedi al cranio incluso- per conoscere il funzionamento del vostro corpo e dove manifesta le sue disfunzioni, cioè i punti in cui le funzioni motorie, viscerali, fluidiche non sono ottimali. Tutto ciò mi permette di avere una prima mappa mentale del vostro corpo e le mie prime sensazioni su di voi. Poi vi spiego le mie ipotesi di diagnosi osteopatica rispetto alla vostra domanda iniziale, che può anche essere una semplice prevenzione.

Il trattamento
Tutti i pazienti sono diversi e il trattamento è unico per ciascuno. Esistono tante tecniche diverse. Però, una costante per me oggi, è l’utilizzo di tecniche che rispettano al massimo i ritmi del corpo e che non ne forzano mai i tessuti. Piuttosto, cerco di capire qual è il punto alternativo di appoggio migliore. In questo modo, cerco di essere la più vicina possibile a uno dei principi fondamentali dell’osteopatia: utilizzare le forze inerente di salute del paziente per farlo tornare al miglior stato di equilibrio possibile.
Se effettivamente il corpo dispone in sé di risorse di autoguarigione, il punto di appoggio esterno è di grande importanza.
Per esempio in psicologia, lo psicologo è una specie di specchio per guardarsi dentro. Il posto dell’osteopata è paragonabile a questo esempio dal punto di vista del corpo. Ed al livello dei tessuti, una mano poggiata al posto giusto con la tensione giusta, riconoscendo il tessuto e quello che ha vissuto, li permette di liberarsi da solo, avviando con lui la liberazione di tanti altri tessuti, tante altre strutture del corpo.
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Questo ascolto dell'intera persona richiede tempo. E mi sembra importante prenderlo. Perciò, spesso le mie sedute durano un’ora e mezza. La prima volta, durano anche spesso due ore.